I punti chiave da prendere in considerazione
- La Poste richiederà a tutti i mittenti di utilizzare SPF, DKIM e DMARC.
- I messaggi di posta elettronica privi di un'autenticazione adeguata saranno contrassegnati come spam, senza eccezioni.
- La mancata conformità comporta problemi di deliverability, danni alla reputazione del marchio e una riduzione del coinvolgimento dei clienti.
- Configurare SPF, abilitare DKIM, pubblicare un record DMARC e monitorare i rapporti di autenticazione.
- PowerDMARC semplifica l'impostazione e la gestione dell'autenticazione delle e-mail, fornisce una visibilità completa e garantisce la conformità ai nuovi requisiti di La Poste per i mittenti.
La Poste, uno dei maggiori fornitori di servizi di posta elettronica in Francia, ha annunciato un importante aggiornamento delle politiche che avrà un impatto su tutti i mittenti che inviano e-mail agli utenti di La Poste. A partire da settembre 2025i mittenti saranno tenuti ad autenticare le proprie e-mail utilizzando i protocolli SPF, DKIM e DMARC. Tutte le e-mail che non soddisfano questi requisiti di autenticazione saranno automaticamente inviate alla cartella spam.
Questa mossa si allinea a una tendenza più ampia del settore, che vede i provider di caselle postali dare priorità all'autenticazione per combattere il phishing, lo spoofing e la compromissione delle e-mail aziendali. Per le aziende, l'aggiornamento rappresenta sia una sfida che un'opportunità: una corretta conformità garantisce una maggiore fiducia e un posizionamento coerente nella casella di posta, mentre la mancata conformità potrebbe comportare un drastico calo della deliverability.
Cosa sta cambiando con La Poste?
Fino ad oggi, La Poste ha permesso ad alcuni messaggi non autenticati di raggiungere la casella di posta. Ad esempio, se un dominio non disponeva di un record DMARC o aveva configurazioni SPF o DKIM incomplete, le e-mail potevano comunque passare. La situazione sta cambiando.
Requisiti del mittente e-mail La Poste
Da Settembre 2025:
- SPF, DKIM e DMARC saranno obbligatori per i mittenti di e-mail senza eccezioni.

- Le e-mail non autenticate finiscono direttamente nello spam e non raggiungono la posta in arrivo.
- L'applicazione rigorosa inizia immediatamente a settembre. Non ci sarà un'introduzione graduale o un periodo di grazia.
Questo passo rispecchia cambiamenti simili già attuati da provider come Google, Yahoo e Microsoft. Il messaggio è chiaro: le e-mail autenticate saranno le uniche attendibili in futuro.
Cosa succede se non si rispetta la normativa?
Ignorare questi requisiti comporta gravi conseguenze per la vostra strategia di comunicazione.
- Problemi di deliverability: Le newsletter, le promozioni e le e-mail transazionali inviate alle caselle di posta di La Poste finiscono nelle cartelle di spam, riducendo drasticamente la loro visibilità ed efficacia.
- Danno alla reputazione del marchio: I clienti potrebbero percepire i vostri messaggi come sospetti o non sicuri, con conseguente perdita di fiducia.
- Contrattempi operativi: Per le organizzazioni che si affidano alle e-mail per il coinvolgimento dei clienti o per gli aggiornamenti dei servizi, una scarsa deliverability può avere un impatto sulle vendite, sulla soddisfazione dei clienti e sulla credibilità complessiva del marchio.
Come le organizzazioni possono prepararsi
Ecco come prepararsi alle nuove regole di La Poste sui mittenti di e-mail:

1. Impostare correttamente l'SPF
SPF (Sender Policy Framework) consente di elencare i server di posta autorizzati a inviare per conto del vostro dominio. Controllate il vostro record SPF attuale, assicuratevi che sia valido ed evitate record troppo lunghi che rischiano di rompersi.
2. Abilitare la firma DKIM
DKIM (DomainKeys Identified Mail) appone una firma digitale ai messaggi. Questa firma verifica che il messaggio sia stato inviato da un server autorizzato e che il suo contenuto non sia stato alterato. La maggior parte dei moderni sistemi di posta elettronica supporta il DKIM, ma deve essere configurato correttamente.
3. Pubblicare un record DMARC
DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance) si basa su SPF e DKIM per dare ai proprietari dei domini il controllo sulle e-mail non autenticate. Si inizia con un criterio di monitoraggio (p=nessuno) per raccogliere dati, quindi si passa gradualmente alla quarantena e al rifiuto.
4. Monitoraggio e regolazione continui
L'autenticazione delle e-mail non è un progetto una tantum. Esaminate regolarmente rapporti aggregati DMARC per capire chi sta inviando per conto del vostro dominio, identificare le configurazioni errate e regolare i vostri criteri man mano che vi avvicinate alla piena applicazione.
Come PowerDMARC vi aiuta a mantenere la conformità
Ottenere i requisiti SPF, DKIM e DMARC può essere impegnativo, soprattutto se si gestiscono più domini o si inviano e-mail attraverso diverse piattaforme. È qui che PowerDMARC può semplificare il processo.
- Gestione centralizzata: Gestione dei record SPF, DKIM e DMARC per tutti i domini da un unico cruscotto.
- Visibilità completa: Accesso ai report DMARC aggregati e forensi per monitorare i risultati dell'autenticazione delle e-mail tra i vari provider, compreso La Poste.
- Applicazione guidata: Passare dal monitoraggio all'applicazione completa(p=rifiuto) con una guida graduale.
- Caratteristiche di sicurezza avanzate: Approfittate del BIMI ospitato per visualizzare il vostro logo verificato nelle caselle di posta, nonché di MTA-STS e TLS-RPT per proteggere le e-mail in transito.
- Opzioni a misura di partner: MSP e fornitori di servizi IT possono offrire queste funzionalità ai clienti con il proprio marchio grazie alle nostre soluzioni white-label.
Con PowerDMARC, rispettate i requisiti de La Poste e rafforzate la vostra posizione di sicurezza generale del dominio.
Parole finali
La scadenza di settembre 2025 arriverà prima di quanto pensiate. Una volta iniziata l'applicazione, La Poste adotterà un approccio a tolleranza zero: se le vostre e-mail non sono autenticate con SPF, DKIM e DMARC, non raggiungeranno la casella di posta.
Prima si inizia a prepararsi, più agevole sarà la transizione. Le organizzazioni che agiscono ora eviteranno le interruzioni dell'ultimo minuto e garantiranno una comunicazione ininterrotta con gli utenti di La Poste.
Iniziate oggi stesso con PowerDMARC oggi stesso per ottenere la conformità, proteggere il vostro marchio e mantenere una forte deliverability con La Poste.
Domande frequenti
Questa politica si applica ai conti personali di La Poste o solo alle aziende?
Le nuove regole si applicano a tutte le e-mail in arrivo a La Poste, indipendentemente dal fatto che il mittente sia un privato, un'azienda o un mittente di massa. Se il vostro messaggio di posta elettronica è privo di SPF, DKIM e DMARC, verrà contrassegnato come spam.
Cosa succede se si dispone già di SPF e DKIM ma non di un record DMARC?
La Poste richiede tutti e tre i protocolli. Senza DMARC, non è possibile rispettare la conformità. Anche se SPF e DKIM sono attivi, i messaggi non autenticati possono essere filtrati dallo spam.
Queste modifiche influiranno sulle risposte o sull'inoltro delle e-mail?
Sì, i messaggi inoltrati possono talvolta interrompere i controlli di autenticazione se non sono configurati correttamente. Utilizzo di DMARC con ARC(Authenticated Received Chain) può contribuire a ridurre i problemi di inoltro.
Questo requisito è unico per La Poste o fa parte di una tendenza più ampia?
Questo fa parte di un più ampio cambiamento del settore. Google, Yahoo e Microsoft hanno già imposto regole di autenticazione più severe e si prevede che altri provider seguiranno il loro esempio. La politica di La Poste si allinea a questa spinta globale per una posta elettronica più sicura.
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